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I Tag META (seconda parte) Nel prrecedente articolo sui tag <META> abbiamo visto come è possibile agevolare il lavoro dei motori di ricerca nel loro processo di indicizzazione , ossia nel loro lavoro di censimento dei siti, tuttavia qualcuno potrebbe anche non volere che i ragnetti rintraccino le loro pagine (vi ricordate i robots che vengono sguinzagliati in giro per la rete dai motori di ricerca). Già ma perchè pubblicare una pagina sul Web se poi non si vuole fare in modo che possa essere rintracciata? Beh, come dire, possono esserci motivi propri (ad esempio non si vuole indicizzare una pagina sintanto che è in fase di costruzione) e impropri... Ad ogni modo, la sintassi da utilizzare è la seguente: <META name="robots" content="none"> I tag <META> non vengono utilizzati solo ed esclusivamente per aiutarci nel processo di indicizzazione presso i motori di rcierca, anzi, si può dire che sono tra gli elementi più versatili del linguaggio HTML. Uno degli altri usi più frequenti consiste nel forzare il caricamento di una pagina ogni tot numero di secondi, e come se a intervalli regolari si schiacciasse il pulsante aggiorna su Internet Explorer o ricarica su Netscape Navigator, chi di voi ha il browser in lingua inglese si troverà con il pulsante reload. A tal fine si usa la seguente sintassi: <META HTTP-EQUIV="refresh" content="3"> analizziamo la sintassi con maggior dettaglio. <META http-equiv="refresh" ecco un nuovo attributo del tag <META>: http-eqiv. Esso viene impiegato per fornire al browser particolari informazioni, nel caso specifico, il browser viene istruito per riaggiornare la pagina, infatti il valore dell'attributo http-equiv è: refresh. L'altro attributo: content="3"> esprime in secondi il tempo che il browser deve attendere prima di procedere all'aggiornamento della pagina, quindi, in questo caso 3 secondi. Che utilità pratica può avere un comando del genere? Immaginate una pagina che contenga informazioni che cambiano dinamicamente in un dato intervallo di tempo, le quotazioni di un'azione ad esempio. Si può utilizzare la stessa sintassi con una piccola modifica per reindirizzare il browser del visitatore ad una data pagina. Mi spiego meglio. Si supponga che un sito presente all'indirizzo www.ero-qui.it si sia trasferito al nuovo indirizzo www.adesso-sono-qui.it Se non sono stati informati, i fruitori di questa risorsa si recheranno sempre al vecchio indirizzo per prendere visione delle informazioni di loro interesse. ` possibile dunque impostare una pagina al vecchio indirizzo in cui si avvisa con un paio di righe che il sito ha cambiato indirizzo con l'aggiunta di un link verso la nuova collocazione, in aggiunta, tuttavia si può anhe predisporre un salto automatico, insomma si indica al browser del visitatore il nuovo sito che dovrà raggiungere senza che il visitatore debba fare alcunchè, sarà proprio il browser a portarlo automaticamente a destinazione. La sintassi necessaria per implementare un sistema del genere è molto simile alla precedente, bisogna solo introdurre un'ulteriore informazione, ossia l'indirizzo cui il browser dovrà puntare dopo un certo periodo di tempo <META HTTP-EQUIV="refresh" CONTENT="5; URL=http://www.lamezianet.com/html/"> Vediamo in dettaglio... <META HTTP-EQUIV="refresh" CONTENT="5 fin qui niente di nuovo solo che dopo quel 5 ci aspetteremmo una chiusura delle virgolette e invece c'è un ; questo perchè ora dobbiamo aggiungere quell'informazione aggiuntiva di cui si parlava: il nuovo indirizzo del sito appunto. Ecco infatti un altro attributo: URL URL=http://www.lamezianet.com/html/"> con esso specifichiamo l'indirizzo che il browser cercherà dopo i 5 secondi specificati. Importante annotazione. Sebbene si stabilisca con precisione il tempo che deve intercorrere tra un aggiornamento della pagina e il successivo, può capitare, e in effetti questa è la norma, che a causa della cronica lentezza della rete intercorra del tempo tra il momento in cui viene scaricata l'intestazione della pagina, cioè tutto quello compreso tra i tag e il corpo della
pagina. |
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© Gabriele Gigliotti 1998 1999